Missioni Don Bosco: «I miracoli dei salesiani nei Paesi poveri» = La campagna del 5×1000 di Missioni Don Bosco (12Maggio2023) + Focus: ‘Haiti, fra i Paesi più poveri del mondo’ > «La resilienza di padre Attilio Stra» (Articolo MissioniDonBosco, Maggio2023)

Immagine: Haiti [Rif.: Ufficio Stampa Missioni Don Bosco - 12Maggio2023]

Rif.: Ufficio Stampa Missioni Don Bosco
Comunicato stampa – 12 Maggio 2023

«I miracoli dei salesiani nei Paesi poveri»

=  La campagna del 5×1000 di Missioni Don Bosco  =

«Il mese di maggio è tradizionalmente dedicato dai cattolici alla figura di Maria. Per i salesiani questo periodo è particolarmente forte per la Festa dell’Ausiliatrice il giorno 24. Maggio è anche il mese centrale di messa a fuoco del bilancio fiscale degli Italiani.

Questo accostamento che potrebbe suonare fuori luogo se non fosse che – attraverso il 5×1000 – molte delle attività che i salesiani realizzano nei Paesi poveri sono sostenute proprio dall’attenzione che i contribuenti hanno nel firmare la destinazione di una percentuale dell’Irpef a Missioni Don Bosco.

Per questo riteniamo utile dare informazione ai media della finalizzazione delle risorse finanziarie raccolte dalla nostra Onlus: sono progetti che sostengono bambini, ragazzi e giovani nella loro fatica di crescere fra gli ostacoli della denutrizione, della mancanza di scuole, delle condizioni di guerra, delle violenze e dello sfruttamento, dei cambiamenti climatici.

Per questo vorremmo dare conto ai media dei progetti sostenuti grazie al 5×1000.

Incominciamo da Haiti, un piccolo Paese che si classifica nel mondo ai livelli più bassi del reddito pro-capite. La testimonianza di don Attilio Stra ci guida nella jungla dei problemi ai quali i salesiani danno una risposta in termini di soccorso e di progetto.

Ved. Articolo qui avanti:

‘Haiti, fra i Paesi più poveri del mondo’ – «La resilienza di padre Attilio Stra».

Prossimamente verranno proposti due ulteriori contributi per darvi una visione dell’ingaggio salesiano in diversi contesti:

  • la situazione del Sudan, la cui popolazione è vittima dell’ultima guerra scoppiata sul pianeta, generando morti e nuove ondate di profughi che approdano nei Paesi vicini: i salesiani sono decisi a non abbandonare il campo;
  • la Siria, dove i nostri missionari – che mai hanno smesso di animare i giovani del Paese nelle alterne vicende belliche e terroristiche – confermano il loro impegno anche dopo il gravissimo terremoto di quest’anno.

Sono alcuni esempi fra i tanti (i Figli di Don Bosco sono presenti in 134 nazioni) del quotidiano “miracolo” dell’amore dedicato in primo luogo ai più emarginati.

Buona lettura.»

|| Ufficio Stampa Missioni Don Bosco – 12 Maggio 2023

Rif.: Ufficio Stampa Missioni Don Bosco
Articolo – 12 Maggio 2023

Immagine: Padre Attilio Stra - Cfr.: «Haiti, fra i Paesi più poveri del mondo - La resilienza di padre Attilio Stra - In attesa del “miracolo”, l’aiuto di Missioni Don Bosco» [Rif. MissioniDonBosco, Maggio2023]

Haiti, fra i Paesi più poveri del mondo

«La resilienza di padre Attilio Stra»

<   In attesa del “miracolo”, l’aiuto di Missioni Don Bosco  >

«Padre Attilio Stra, piemontese (di Cherasco), missionario salesiano sull’isola di Hispaniola nella metà colonizzata dai Francesi (l’altra metà, dagli Spagnoli, è la Repubblica Dominicana) è fra coloro che da oltre quarant’anni resistono ad ogni peggioramento del Paese. Terremoti e tifoni sono stati devastanti; le crisi sanitarie che ne sono derivate hanno trovato risposte sempre inadeguate per la popolazione colpita. Ma causa ed effetto di ognuno di questi momenti estremi risiedono nell’assenza di un’autorità governativa in grado di organizzare il soccorso, così come di garantire la normale amministrazione. Quando ai vecchi invasori si sono sostituiti i governi degli Stati Uniti, la dipendenza dai poteri lontani e dai corrotti locali si è portata al livello più alto, dal quale sembra non sia possibile nessuna discesa.

“Ci vorrebbe un miracolo per venire fuori da questo intreccio di povertà, violenza, criminalità, condizionamenti esterni” confida padre Attilio. Questo pensiero sembra scontrarsi con l’ottimismo di Missioni Don Bosco – organismo che insieme ad altri sostiene da Valdocco le 13 opere salesiane di Haiti – quando parla dei “miracoli” che avvengono attraverso i missionari. L’impegno profuso dai religiosi per l’emergenza del 2010, quando un terremoto di magnitudo 7 colpì gravemente anche la parrocchia, gli oratori e le scuole causando oltre 300 vittime fra bambini, ragazzi ed educatori, si è rinnovato due anni fa a seguito di un nuovo fenomeno sismico; in mezzo si è inserito nel 2016 l’uragano Mattew, portatore di ulteriori morti e distruzioni.

Ma il miracolo è che 70 salesiani rimangono ancora oggi ad Haiti. Le case con l’insegna di Don Bosco sono un rifugio per migliaia di adolescenti i quali, per strada o nei bar, si troverebbero a contatto con i reclutatori di spacciatori ed estorsori. Nonostante questo, o forse proprio per questo, gli stessi salesiani non vengono esclusi dai rapimenti di breve durata, quelli che servono a racimolare soldi facili in cambio del rilascio delle vittime, cittadini comuni. Bande criminali infestano le strade, nessun governo riesce a contrastarle. O, qualcuno suggerisce, sono proprio alcuni uomini di potere ad avvalersi di squadre armate per assicurarsi incolumità e controllo dei commerci. Anche quello di armi, che affluiscono insieme al petrolio a Port-au-Prince, e con gli occhi chiusi della Polizia iniziano il loro percorso per Paese. Il potere politico, sotto minaccia costante dei signori del crimine, non può evolvere in senso positivo ma diventa necessariamente complice.

Tutte le analisi portano a considerare che non esistano vie di uscita, se non per un “miracolo” appunto. Nel frattempo la resilienza di padre Attilio e degli altri missionari è l’unico dato certo.»

|| Ufficio Stampa Missioni Don Bosco – 12 Maggio 2023

Missioni Don Bosco Valdocco ONLUS

tel. 011/399.01.01 – fax 011/399.01.95

e-mail: info@missionidonbosco.org

sito: www.missionidonbosco.org